sabato 29 marzo 2008

Searching with PubMed

Ecco qui riportata la mia esperienza con PubMed: la prima cosa che ho cercato è stata “esonucleasi” (in inglese “exonucleases”). Questo perché durante la preparazione di Biologia ho rimpianto un dizionario medico aggiornato e questo enzima mi aveva reso la vita particolarmente difficile, dato che nè Wikipedia né tantomeno il vecchio dizionario cartaceo di mio babbo dicevano granchè. Nonostante la lingua inglese ho trovato il risultato soddisfacente (anche molto approfondito), e mi sono buttato alla ricerca di “paroxetine”, uno psicofarmaco antidepressivo (tranquilli non ne faccio uso, l’ho sentito di recente in una canzone): anche qui risultati molto specifici soprattutto rispetto alla mia attuale preparazione (per fortuna). Ovviamente ora come ora vedo piuttosto “sprecate” le potenzialità di una simile banca dati rispetto all’uso che potrei farne, tuttavia imparare ad usarlo non può far male. Nonostante le mie ricerche fossero dettate dal flusso casuale del mio pensiero (ho cercato addirittura “Galeno”), credo di essere riuscito a farmi un idea dell’uso di questo strumento: una nota positiva è che anche non conoscendo il preciso “spelling” della parola inglese che si sta cercando, PubMed utilizza un efficace sistema di suggerimento che consente di trovare ciò che si cerca anche senza un dizionario sottomano.

mercoledì 26 marzo 2008

Il Forum

Forum (in Roma antica, la piazza principale della città) può riferirsi ad una struttura informatica contenente discussioni e messaggi scritti dagli utenti, i quali sviluppano attorno ad esso una vera e propria comunità virtuale, grazie alla frequentazione abituale. Attualità, sport, politica, hobby, tecnologia, sono temi popolari e ricorrenti, ma ci sono forum per infinità di argomenti diversi. I forum vengono utilizzati anche come strumenti di supporto on line per vari prodotti. Molti forum richiedono la registrazione dell'utente prima di poter inviare messaggi, in alcuni casi anche per poterli leggere. Un forum è diverso da una chat, in quanto la comunicazione non è sincrona, ma bensì i messaggi vengono scritti e letti anche in momenti diversi, e sono organizzati in sezioni a seconda degli argomenti. Gli amministratori sono in genere i gestori di un forum e possiedono l'abilità di modificare, cancellare o spostare qualsiasi messaggio, sono aiutati dai moderatori, i quali hanno lo scopo di mantenere un'atmosfera tranquilla, evitando che le discussioni degenerino e facendo rispettare le regole. La terminologia è fatta di neologismi spesso di origine anglosassone:

Netiquette: regole di comportamento
Nickname: nome utente
Post: messaggio.
Topic: argomento
Thread: discussione
Spam: pubblicità indesiderata
Flame: discussione troppo accesa che può degenerare in insulti ed offese personali.
Off Topic: messaggio non pertinente all'argomento
Ban: sospensione dell'account di un utente


lunedì 17 marzo 2008

Al lettore

La stoltezza, il peccato, l'avarizia, l'errore,
tormentano le nostre anime e i corpi inetti:
e, come i mendicanti nutrono i loro insetti,
noi ci coviamo i nostri cari rimorsi in cuore.

Caparbi nel peccare, vili a pentirci; eppure
le nostre confessioni vendiamo a caro prezzo:
poi, contenti, si torna nel consueto lezzo,
convinti che due lacrime lavino le sozzure.

Satana il Trismegisto sul giacilgio del male
coi suoi lenti incantesimi lo spirito ci culla,
e il metallo del nostro buon volere s'annulla,
svaporando per arte del chimico infernale.

Satana regge i fili che ci muovono, eterno
despota; e noi nel fango cerchiamo gioia e spasso;
e così, senza orrore, ogni giorno d'un passo,
discendiamo tra fetide tenebre dell'Inferno

Come un povero in foia che tutto sbava e strizza
il seno martoriato d'una vecchia sgualdrina,
a volo noi cogliamo l'ebbrezza clandestina
spremendone ogni stilla, come un'arancia vizza.

Stipati e brulicanti, come un groppo d'elminti,
nel cranio ci gavazzano migliaia di demoni,
mentre ad ogni respiro, la Morte nei polmoni
ci scende, fiume occulto, con gemiti indistinti.

Se lo stupro, il pugnale, il tossico, la vampa
non hanno ancora ornato di splendidi ricami
il grigio canovaccio di tanti giorni grami,
è che l'anima nostra, per sua viltà, ne scampa.

Ma fra cagne sciacalli pantere scimmie orbetti
bisce serpi avvoltoi scorpioni, in mezzo ai tanti
mostri grugnenti ululanti striscianti rampicanti
nell'infame serraglio dei nostri vizi abbietti,

uno ve n'è, più laido, più malvagio e immondo,
che senza grandi gesti nè grida il globo intero
ridurrebbe ad un solo, enorme cimitero,
che in un solo sbadiglio inghiottirebbe il mondo:

è il Tedio. L'occhio greve d'un inconscio rovello,
mentre sogna patiboli, fuma un tabacco ambrato.
Tu che leggi, conosci quel mostro delicato,
tu, mio lettore ipocrita, mio simile, fratello.


Ancora una volta non ho trovato la traduzione che mi piaceva ed ho dovuto ribatterla tutta. Ero indeciso se postarla o no, in fondo non è esattamente ciò che uno gradirebbe trovarsi a leggere aprendo un blog a caso.
Anzi, la considero un vero e proprio stupro intellettuale, difficile leggerla e uscirne illibati nella coscienza. Tuttavia a costo di apparire macabro ho deciso di postarla.
L"impresentabilità", la capacità di pescare nel profondo dell'animo umano e di farlo inorridire mostrandogli i risultati di tale ricerca, sono le caratteristiche più affascinanti di Baudelaire.

Un'espressione da 10


martedì 11 marzo 2008

Il personaggio misterioso


Per ravvivare un po' l'atmosfera trita del blog ho deciso di dare il via ad un contest che spero vi appassionerà...


Ritratto nella foto si cela un misterioso personaggio, la cui fama è già senza confini.



Chi di voi saprà dirmi chi? Rispondete numerosi via email, la troverete nel profilo.


Invito al viaggio


Invito al viaggio


Mia sorella, mia cara,

pensa che gioia rara,

fuggircene da qui per miglia e miglia,

amare in una immensa

calma e morire, pensa,

nel paese laggiù che ti assomiglia.


I soli, effusi appena

di brume nella piena

luce azzurra del cielo, hanno l'incanto

e quei vaghi misteri

d'occhi poco sinceri,

come i tuoi occhi quando brillano di pianto.


Là, v'è solo bellezza,

ordine e voluttà, calma e chiarezza.


Sì splendido a vedersi

l'arredo, con i tersi

specchi antichi; una stanza solitaria

la nostra, dove odori

di vaghi e strani fiori

si fondono a un odor d'ambra nell'aria.


E gingilli e amuleti

sulle ricche pareti:

l'Oriente e gli sfarzi d'una volta;

tutti un loro segreto

diranno con discreto

sussurro nell'orecchio che l'ascolta.


Là, v'è solo bellezza,
ordine e voluttà, calma e chiarezza.


Vedi, sul mare, quanti

bei vascelli cullanti

sull'acque il proprio umore vagabondo:

per soddisfare in ogni

desiderio i tuoi sogni,

giunsero a te, dai limiti del mondo.


Là, quando il sole cade,

riveste campi e strade,

monti e canali, ogni albero e l'intera

città, d'oro e giacinto;

e cede il mondo, vinto

dal sonno, fra le braccia della Sera.


Là, v'è solo bellezza,
ordine e voluttà, calma e chiarezza.



apprezziate almeno il fatto che non ritrovando su Internet la traduzione che preferivo, l'ho ribattuta interamente prendendola dal libro in mio possesso.

lunedì 10 marzo 2008

Introduction

Ciao, sono Giampaolo e ho 19 anni. Studio alla facoltà di Medicina e Chirurgia a Firenze, e questo è il mio primo (e ultimo) blog.
A breve verranno inserite notizie e informazioni utili, adeguatamente "confezionate" grazie alle nuove mirabolanti tecniche che apprenderò via via che inizierò ad impratichirmi nel gestire come si deve un blog.
O forse no.

nel frattempo arrivederci, e cercate di sopportare questo scarno sfondo nero e questa casereccia intestazione fatta con paint

Cellar Door

The English compound cellar door [ˈsɛləˌdɔ:] plays a certain role in discussions of phonoaesthetics; a widely repeated claim first put forward by J. R. R. Tolkien in his essay English and Welsh (1955) holds its sound is intrinsically beautiful.

"Most English-speaking people...will admit that cellar door is 'beautiful', especially if dissociated from its sense (and from its spelling). More beautiful than, say, sky, and far more beautiful than beautiful. Well then, in Welsh for me cellar doors are extraordinarily frequent, and moving to the higher dimension, the words in which there is pleasure in the contemplation of the association of form and sense are abundant."