lunedì 17 marzo 2008

Al lettore

La stoltezza, il peccato, l'avarizia, l'errore,
tormentano le nostre anime e i corpi inetti:
e, come i mendicanti nutrono i loro insetti,
noi ci coviamo i nostri cari rimorsi in cuore.

Caparbi nel peccare, vili a pentirci; eppure
le nostre confessioni vendiamo a caro prezzo:
poi, contenti, si torna nel consueto lezzo,
convinti che due lacrime lavino le sozzure.

Satana il Trismegisto sul giacilgio del male
coi suoi lenti incantesimi lo spirito ci culla,
e il metallo del nostro buon volere s'annulla,
svaporando per arte del chimico infernale.

Satana regge i fili che ci muovono, eterno
despota; e noi nel fango cerchiamo gioia e spasso;
e così, senza orrore, ogni giorno d'un passo,
discendiamo tra fetide tenebre dell'Inferno

Come un povero in foia che tutto sbava e strizza
il seno martoriato d'una vecchia sgualdrina,
a volo noi cogliamo l'ebbrezza clandestina
spremendone ogni stilla, come un'arancia vizza.

Stipati e brulicanti, come un groppo d'elminti,
nel cranio ci gavazzano migliaia di demoni,
mentre ad ogni respiro, la Morte nei polmoni
ci scende, fiume occulto, con gemiti indistinti.

Se lo stupro, il pugnale, il tossico, la vampa
non hanno ancora ornato di splendidi ricami
il grigio canovaccio di tanti giorni grami,
è che l'anima nostra, per sua viltà, ne scampa.

Ma fra cagne sciacalli pantere scimmie orbetti
bisce serpi avvoltoi scorpioni, in mezzo ai tanti
mostri grugnenti ululanti striscianti rampicanti
nell'infame serraglio dei nostri vizi abbietti,

uno ve n'è, più laido, più malvagio e immondo,
che senza grandi gesti nè grida il globo intero
ridurrebbe ad un solo, enorme cimitero,
che in un solo sbadiglio inghiottirebbe il mondo:

è il Tedio. L'occhio greve d'un inconscio rovello,
mentre sogna patiboli, fuma un tabacco ambrato.
Tu che leggi, conosci quel mostro delicato,
tu, mio lettore ipocrita, mio simile, fratello.


Ancora una volta non ho trovato la traduzione che mi piaceva ed ho dovuto ribatterla tutta. Ero indeciso se postarla o no, in fondo non è esattamente ciò che uno gradirebbe trovarsi a leggere aprendo un blog a caso.
Anzi, la considero un vero e proprio stupro intellettuale, difficile leggerla e uscirne illibati nella coscienza. Tuttavia a costo di apparire macabro ho deciso di postarla.
L"impresentabilità", la capacità di pescare nel profondo dell'animo umano e di farlo inorridire mostrandogli i risultati di tale ricerca, sono le caratteristiche più affascinanti di Baudelaire.

2 commenti:

Elvis ha detto...

Uau...Magnifico...Complimenti
Hai fatto un bellisimo blog.
Il mio blog e' www.elviszenelaj.blogspot.com
guardalo e se ti va lascia un commento...

KungFuPanda ha detto...

E' davvero un bel blog... Oltre che avere in comune la passione per Luttazzi aggiungo anche quella per Donnie Darko! :-) Continua così!