Invito al viaggio
Mia sorella, mia cara,
pensa che gioia rara,
fuggircene da qui per miglia e miglia,
amare in una immensa
calma e morire, pensa,
nel paese laggiù che ti assomiglia.
I soli, effusi appena
di brume nella piena
luce azzurra del cielo, hanno l'incanto
e quei vaghi misteri
d'occhi poco sinceri,
come i tuoi occhi quando brillano di pianto.
Là, v'è solo bellezza,
ordine e voluttà, calma e chiarezza.
Sì splendido a vedersi
l'arredo, con i tersi
specchi antichi; una stanza solitaria
la nostra, dove odori
di vaghi e strani fiori
si fondono a un odor d'ambra nell'aria.
E gingilli e amuleti
sulle ricche pareti:
l'Oriente e gli sfarzi d'una volta;
tutti un loro segreto
diranno con discreto
sussurro nell'orecchio che l'ascolta.
Là, v'è solo bellezza,
ordine e voluttà, calma e chiarezza.
ordine e voluttà, calma e chiarezza.
Vedi, sul mare, quanti
bei vascelli cullanti
sull'acque il proprio umore vagabondo:
per soddisfare in ogni
desiderio i tuoi sogni,
giunsero a te, dai limiti del mondo.
Là, quando il sole cade,
riveste campi e strade,
monti e canali, ogni albero e l'intera
città, d'oro e giacinto;
e cede il mondo, vinto
dal sonno, fra le braccia della Sera.
Là, v'è solo bellezza,
ordine e voluttà, calma e chiarezza.
ordine e voluttà, calma e chiarezza.
apprezziate almeno il fatto che non ritrovando su Internet la traduzione che preferivo, l'ho ribattuta interamente prendendola dal libro in mio possesso.
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